CASTIGLIONE - DUM ROMAE CONSULITUR SAGUNTUM ESPUGNATUR


Quando abbiamo letto l’articolo “La città e il museo”, sul numero 4 della Civetta dello scorso aprile, ci è apparsa la descrizione di alcuni aspetti della realtà castiglionese. L’autore contemplava l’esigenza delle città di dotarsi di siti culturali, di luoghi dello spirito e dell’anima e menzionava vaghe e ipotetiche situazioni di inadempienza, di trascuratezza, da parte di alcune Amministrazioni, verso quelle istanze. La nostra città possiede un potenziale culturale di cospicuo spessore, sia per la sensibilità degli stessi cittadini, sia grazie alle storiche, illustri tradizioni che hanno dato origine ad uno dei movimenti artistici più importanti del ‘900, il “chiarismo” lombardo, che qui ha trovato notevole impulso. Tuttavia essa è priva dello strumento elettivo necessario allo sviluppo ed all’evoluzione di quei valori: un adeguato complesso museale. Esiste, è vero, un contenitore potenzialmente adatto a quel ruolo ma, per motivi oscuri, è abbandonato allo stato di amorfo ed anonimo “limbo”, non avendo una connotazione che lo faccia assurgere a quello scopo ed a quella funzione. Alludiamo, è chiaro, al Palazzo Menghini, struttura nata per le più lusinghiere aspettative. Già la manifestazione inaugurale fu un evento di debole sostanza; un vero “fuori-gioco”. Un arguto commentatore, in un editoriale dell’epoca, lo definì “oggetto misterioso” e proseguì elencandone con sarcasmo le manchevolezze o, ad essere gentili, le dimenticanze. In prosecuzione di tempo, salvo un paio di rassegne eccellenti, una sparuta serie di mediocri iniziative ne hanno stancamente scandito l’attività, ridotto l’uso a palestra per velleitari dilettantismi, ignorandone il gusto architettonico e la felice ubicazione. Si ha l’impressione che i responsabili non sappiano bene come utilizzare questo luogo dalle notevoli potenzialità, per il quale riteniamo esservi stato un grosso impegno economico per le opere di restauro e che, a tutt’oggi, rimane privo di qualificata conduzione. Così, mentre a Castiglione si cincischia, altrove, in prestigiose sedi, si opera con intelligenza, istituendo manifestazioni di ottimo livello che attribuiscono dignità e lustro agli stessi luoghi ed alle Amministrazioni che li governano.
Sergio Beschi

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