CASTEL GOFFREDO
IL PADRINO
Anche Castel Goffredo ora ha il suo “Circolo”, facente capo all’associazione nazionale omonima fondata dal Senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri. È lo stesso Senatore a fare da padrino (ma in tutti i sensi) all’inaugurazione del Circolo castellano. La serata si è svolta presso il Parco “La Fontanella” ed ha visto la partecipazione di buona parte della maggioranza comunale, tra cui il Sindaco Anna Maria Cremonesi che dà il benvenuto al circolo al quale lei stessa è “affiliata”. Questa associazione, come possiamo leggere anche nello statuto, si occupa di diffondere gli ideali liberali continuamente minacciati dal monopolio della sinistra (“dei comunisti”) negli ambiti della cultura, dell’informazione e soprattutto dell’educazione; è il presidente del circolo Leonardo Arrighi a spiegare che l’obiettivo è quello di proporre incontri, conferenze e quant’altro. Aspettando tali iniziative volte a scalfire finalmente il massiccio dominio dell’ideologia comunista in Italia, un paio di cenni sulla vera natura di questi circoli. Marcello Dell’Utri è, innanzitutto, insieme a Berlusconi, il fondatore di Forza Italia. Con quest’utimo è amico fin dagli anni dell’Università; tornato a Palermo dopo essersi laureato in Giurisprudenza, conosce personalmente Vittorio Mangano (condannato all’ergastolo per duplice omicidio), che nel ’74 porta a lavorare nella villa di Arcore come stalliere. Quando Mangano viene arrestato Dell’Utri dichiara di non essere a conoscenza delle sue attività criminali, ma dalle intercettazioni risultò che erano complici nella condanna al primo per traffico di droga. Nel frattempo Dell’Utri lavora per diverse aziende che intrattengono rapporti con la mafia e in seguito è Amministratore Delegato della Bresciano Costruzioni, che durante la sua carica va in bancarotta fraudolenta. Sui suoi rapporti con la mafia non v’è dubbio: tant’è che è spesso tra gli invitati ai matrimoni. Nell’82 inizia come dirigente a Publitalia e un anno dopo (durante un blitz contro la mafia dei casinò) viene trovato nella residenza del boss catanese Gaetano Corallo. Nel ’92 manda il boss Virga a riscuotere un credito in nero dall’ex Senatore del PRI Garaffa, per cui viene condannato nel 2004 a 2 anni per tentata estorsione. Nel ’93 fonda Forza Italia e inizia la sua carriera politica. È condannato in via definitiva per false fatture e frode fiscale, in primo grado per tentata estorsione; nel 2004 è condannato a 9 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. La rete nazionale del “Circolo” nasce nel 1999 per diffondere la crescita del “pensiero liberale”. Dietro queste parole, all’apparenza innocenti, sta tutto quello che descrivono le condanne di Dell’Utri. L’utilizzazione dei circoli, fattore tipicamente italiano, fa in realtà parte di un sistema di reazione al cambiamento (attraverso un controllo capillare dell’ideologia) del quale il capitalismo in generale si serve per arginare le proprie falle. La storia che sappiamo già è che Forza Italia nasce quando l’imprenditore Berlusconi ha bisogno di un appoggio politico per sostenere i processi alle varie aziende (non riconoscere questo è come credere ancora che la guerra in Iraq fosse dovuta alle armi di distruzione di massa), delle quali Dell’Utri si occupa in prima persona. Tramontato il sogno di una maggioranza politica schiacciante (questo perché lo scontento dei cittadini, sul quale ogni nuovo partito fa leva, è in genere dovuto a ragioni economiche e non ideologiche) e tramontata l’Unione Sovietica (tradizionale spauracchio mediatico), si torna a cercare il voto casa per casa e con i piccoli mezzi d’informazione (come certi giornali locali…).
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