STUDI SULLA SALUTE: INESISTENTI


Dopo un decennio nelle file del comitato civico per la tutela del territorio, Diego Bodei fa oggi parte del “neonato” circolo monteclarense di Legambiente.

Perché è stata scelta Montichiari per una nuova discarica, dato che già ne “vanta” un numero considerevole?
La ragione è di tipo squisitamente economico. Dal punto di vista tecnico, infatti, le cave d’argilla sono le sole adatte per contenere rifiuti. A Montichiari invece vengono riempite cave di sabbia e ghiaia, terreni molto permeabili che mettono a rischio contaminazione la falda acquifera. I tecnici inoltre affermano che è meno grave una discarica a Montichiari, zona già degradata, che altrove.

E tutto ciò senza il benché minimo studio su eventuali danni alla salute?
Gli studi sulla salute sono praticamente inesistenti. Nel caso specifico di “Cava verde 2”, la relazione d’impatto ambientale conta 340 pagine di cui solo metà pagina inerente i rischi per le persone. La valutazione fatta è molto semplice, data la presenza di altre discariche nella zona e data la mancanza di precedenti studi sulla salute, non sono stati rilevati danni per la salute.

La comunale “MontichiariServizi” è titolare del 20% della “MontichiariAmbiente” controllata da ASM, a sua volta società proponente la discarica. Non le sembra vi sia un conflitto di interessi?
Un palese conflitto d’interessi. Il Sindaco, infatti, è la massima autorità sanitaria del comune e insieme alla giunta ha dato un parere sulla valutazione d’impatto ambientale. Il comune di Montichiari è così comproprietario al 20% di una società che opera nel campo delle discariche e, al contempo, è e sarà l’organo di controllo della gestione di “Cava verde 2”. Viene a mancare quindi, quella fondamentale scissione tra “controllato” e “controllore”.

Il conflitto d’interessi però, non finisce qui…
Infatti. Ad “Aprica studi”, controllata al 100% da ASM, è stato affidato il compito di verificare la localizzazione della nuova discarica, compresa la valutazione d’impatto ambientale. È significativo che le osservazioni presentate da Legambiente non si siano potute basare sullo studio che prevede la localizzazione di “Cava verde 2”, poiché tale relazione è stata dichiarata “strettamente riservata”.

Come mai la cittadinanza di Montichiari non si è opposta?
Perché c’è una diffusa ignoranza che l’attuale giunta comunale sfrutta. Mandi un messaggio, in nome del circolo di Montichiari di Legambiente, ai suoi concittadini. I monteclarensi devono sapere che se ci fosse una raccolta differenziata “spinta” diminuirebbero i conferimenti annuali di rifiuti, si prolungherebbe la vita di “Cava verde 1” e non ci sarebbe più bisogno di “Cava verde 2”.


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