I LIBRI DELLA CIVETTA
Innocenza in bilico
Igor Costanzo
Zanetto editore
euro 8,00
È uscito in libreria la seconda raccolta di poesie del gardesano Igor Costanzo, “Innocenza in bilico” (Zanetto editore, pp. 56), volume che conferma il talento di una delle voci più promettenti della giovane poesia italiana. Il libro ospita due contributi d’eccezione. La prefazione è di Jack Hirschman, poeta ufficiale della città di San Francisco, che ha già tradotto Costanzo negli Usa lo scorso anno. “Per me” afferma Igor “Jack è una costante fonte d’ispirazione, credo che un poeta così profondamente impegnato per il bene dei più deboli non ci sia mai stato. L’ho sentito di recente, tra l’altro ad aprile sarà in tour in Italia, ed è più che mai incazzato per le sorti dei focolai causati dalla ottusa politica estera americana”. La postfazione, invece, è di Alda Merini. “Di lei” spiega “mi ha colpito la sua costante ispirazione, è come se vivesse in continuo contatto con la sorgente: riesce a dettare una poesia meravigliosa in cinque minuti, lasciando tutti a bocca aperta”. “L’innocenza di cui parla il titolo” sottolinea Costanzo “non è solo mia; credo che in questo mea culpa io possa ritenermi portavoce di molta gente. È semplicistico pensare che l’innocenza si sia persa nella notte dei tempi, non è vero. Io ad esempio, come penso tutti, l’ho persa dopo l’infanzia; ho sempre ritenuto vitale preservare quel poco che ne era rimasto, ma ora sento vacillare anche quello, da qui il concetto di bilico. Vacilla perché mi sento in parte colpevole, anche se non direttamente, dell’andamento delle cose”. Amore e morte sono i due poli intorno ai quali ruotano i suoi versi, anche se il giovane precisa di concepire “la poesia d’amore come vera e propria poesia politica. Avete mai sentito parlare un politico di amore o di amicizia? No, parla di economia. Io invece cerco attraverso la poesia, di politicizzare l’amore, o viceversa, di portare l’argomento al primo posto delle necessità della comunità, e intendo l’amore come sentimento universale”. “Con la poesia” aggiunge “io cerco di combattere il processo di rincretinimento della gente, operato ad esempio da certi media, ma mi accorgo sempre più che è come fermare una cascata con un dito. Ad un tratto, invece, avviene una magia, e la poesia diventa un simsalabim che inizia a muovere dentro chi legge sentimenti inaspettati, potenti. La poesia salverà il mondo, di questo sono certo, perché aiuta i popoli a prendere coscienza della bellezza, ad esempio, di vivere nella natura o di avere un ambiente sano dove crescere i propri figli. Attraverso l’emozione si possono cambiare le persone e con esse il mondo. La poesia diventa così la chiave di volta per questo scrigno dentro ognuno di noi, che libererà una nuova civiltà di pace e armonia, in cui i popoli non saranno più tenuti insieme solo in funzione di un nemico da combattere, ma per un vero rispetto della fratellanza”. “Mi sento come il Marco Polo nelle “Città Invisibili” di Calvino” conclude. “Per lui ogni città inventata era una deformazione di Venezia, per me questo avviene con Moniga, la mia poesia la deforma ogni volta, facendola diventare un luogo dell’anima, un involucro dove le onde del lago scandiscono l’andamento dei versi”. Nei prossimi mesi Costanzo partirà in tour per presentare queste poesie in reading letterario-musicali al mio fianco dell’ex pianista dei Timoria Enrico Ghedi.
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