LONATO
NUOVO PROGETTO, VECCHIA STORIA

di Carlo Susara

Il Consiglio Comunale di Lonato ha approvato definitivamente il progetto urbanistico voluto dalla giunta di centrodestra.
Tale progetto è d’estremo impatto sulla cittadina e prevede nella zona denominata “Ex area Busi” dal nome di una vecchia ferriera lì vicino ora in ristrutturazione, compresa tra viale Roma e la ferrovia, la realizzazione di 300 e più appartamenti, la ripresa produttiva industriale nei capannoni dell’acciaieria ed un nuovo (se ne sentiva la mancanza) centro commerciale.
Le opposizioni di “Vivi Lonato” e “Lista per Lonato” hanno fermamente opposto significative ragioni contrarie a questo progetto, ma la Giunta guidata dal Sindaco Bocchio ne ha fatto un proprio punto distintivo. Si diceva dell’impatto distruttivo dell’opera, questo sarà dato principalmente da un indice edificatorio abnorme ed inesistente in ogni altra area dello stesso comune, si potranno infatti costruire due metri cubi ogni metro quadro, si calcoli che un indice d’edificabilità considerabile “fisiologico” sia uno a uno. In totale avremo quindi 60.000 mc residenziali su 30.000 mq., questo è il risultato di uno scambio fra pubblico e privato, il comune permette una tale edificazione in cambio di aree per costruire una scuola materna ed una casa di riposo, il tutto vicinissimo ad una ferriera che riprenderà presto l’attività. La scelta di volere posizionare il nuovo asilo proprio vicino ad un centro intermodale di scambio ferro-gomma che servirà il polo produttivo prima rammentato, è insana nel vero senso della parola.
Al momento non sono ancora stati risolti alcuni problemi pratici: il nodo viabilistico, vale a dire permettere agli autotreni (numerosi) il transito senza passare fra le nuove abitazioni, ma anche l’impatto sonoro che deriverà dall’insieme d’autotreni, fabbriche, una scuola materna ed una cucina industriale tutte insieme (non permesso dallo stesso piano acustico comunale!). Potrebbero poi esserci sorprese dalla bonifica dei siti delle ex acciaierie: qualcuno afferma che ci siano delle cose inaspettate nel sottosuolo (interramenti di scorie?); ci sono anche da considerare gli scarichi fognari di circa nuovi mille abitanti che andranno a congiungersi ad una rete fognaria che non sarà potenziata, così come non saranno rafforzate le scuole elementari e medie già al limite di capienza. Possiamo poi elencare che manchino completamente spazi verdi, l’unico spazio pubblico previsto è infatti una piazza interamente pavimentata, ma anche che non siano previsti parcheggi che possano servire il centro storico, solo quelli necessari agli insediamenti. La casa di riposo poi avrà sì il terreno destinato alla costruzione, ma solo quello: dovrebbe poi pensare in proprio all’edificazione della nuova sede, è quindi probabile che anche quest’area destinata a tale uso verrà in realtà poi fruita come abitativa andando ad amplificare ulteriormente i problemi sopraccitati. Per quello che riguarda il piano acustico comunale, che ricordiamo non permetta la vicinanza di una scuola materna con tutto quanto prima descritto, la giunta ha fatto sapere che lo cambierà! In pratica ciò che prima era proibito diventerà lecito e così sarà tutto in regola, ma qual’è allora il concetto di legalità? La verità è che a Lonato, come probabilmente in molti altri comuni, non servano per niente nuove abitazioni perché a fronte di 4716 famiglie troviamo 5013 abitazioni, più che a sufficienza. A meno che non si voglia iniziare seriamente il mercato delle seconde case, ma questi sono cattivi pensieri…


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