E LA MINORANZA?

di Luca Cremonesi

Claudio Morselli, in veste di Presidente di Castiglione Alegre, ha dichiarato su La Gazzetta di Mantova del 15 settembre scorso: “La Giunta Comunale di Castiglione delle Stiviere, dopo nove giorni dal deposito della richiesta, ha dunque espresso il proprio “diniego” alla realizzazione di una discarica d’inerti alla Pirossina. Presumo siano stati nove giorni di accese discussioni e che la decisione finale sia stata molto sofferta e contrastata, visto il tempo trascorso per arrivare a tale conclusione. Ciò significa, mi sembra evidente, che all’interno della Giunta e della maggioranza c’è chi la discarica la vuole, altrimenti non si capisce perché Giunta e maggioranza abbiano discusso tutto questo tempo”. Quanto affermato da Claudio Morselli è giusto e condivisibile, ma alle sue parole e alle sue analisi vorrei aggiungere una riflessione: oltre alla maggioranza in Comune siede una minoranza che, nella scorsa legislazione, era formata da molti sostenitori del comitato Anti Discarica (nelle librerie dell’usato si trovano certi libri, prodotti da tale Comitato, e ci sono tutti i nomi e le motivazioni … agli smemorati ricordo il titolo Come nasce un disastro di Stefano Lorelli) costituitosi qualche anno fa. Ho analizzato i verbali dei Consigli Comunali dal 2004 ai giorni nostri e mai (tranne una volta) c’è un accenno alla vicenda da parte della minoranza la quale, dunque, sembra aver sonnecchiato e non aver svolto uno dei compiti che gli compete: controllare e verificare ciò che la maggioranza dimentica o, come è evidente dagli atti, decide consapevolmente di fare. L’unico membro dell’attuale minoranza che ha detto qualcosa è il solito Tiana, che il suo lavoro lo svolge bene. Io facevo parte delle liste della scorsa minoranza (ero nella lista Saviola Sindaco per i DS di Castiglione delle Stiviere) dunque è mio diritto, per il meccanismo di rappresentanza (e non di “seggiola”), lamentarmi se chi mi doveva rappresentare non ha fatto il suo dovere. Inoltre, dato che alcuni elementi dell’attuale minoranza sono gli stessi della scorsa, diventa ancor più interessante chieder loro come giustificano questi fatti o come si pongono in relazione alla faccenda, ma forse le derive democratiche impongono più che toni moderati silenzi imbarazzanti (un articolo è apparso, a onore del vero, a seguito di una conferenza stampa, ma dopo la mia lettera apparsa sulla Gazzetta di Mantova, martedì 18 settembre 2007). Se questi silenzi verranno rotti da subalterni che si arrogano l’intelligenza di nuovi “insulti” di pseudo-natura storica (giacobinismo e vanvera varia che denotano una povertà di idee di argomentazioni spaventosa) si tenga conto, questa volta, che la pazienza ha un limite come la civiltà della persona offesa, la quale non delira affatto come invece piacerebbe a molti. Qui si chiede di render conto (da elettore, cittadino e membro consapevole dell’allora opposizione) di come ci si sia mossi come minoranza – e cioè gruppo atto a questi controlli, se di minoranza consapevole e laboriosa si parla e, soprattutto, ci si rivendica – per una questione e un tema oggetto di battaglie più consone alla natura della minoranza. Se di presenza sul territorio ci si riempie la bocca (ricordo bene…) allora sarebbe ora di mostrarla e farla valere. Nel frattempo speriamo nella pazienza e competenza del solito e solo Tiana…


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