SAGRITAS
UNA TRE GIORNI DEDICATA ALLA POVERTA’

di Giulian Dorpelli

Quando i valori genuini di una sagra di paese si intrecciano agli obiettivi di una realtà come la ‘Caritas’ nasce Sagritas.
Una tre giorni (7-8-9 settembre) dedicata interamente al tema della povertà. Ad organizzare l’evento, tenutosi nell’oratorio San Luigi di Castiglione, il gruppo giovani Caritas in collaborazione con l’Anspi e la Parrocchia locali. Alle serate in Castello hanno preso parte gruppi onlus della zona tra cui il “Centro di aiuto alla vita” e il “Centro Marta Tana” “Una festa - hanno fatto sapere i giovani responsabili della Caritas di Castiglione, Mirko Boseggia e Chiara Beschi - finalizzata non a raccogliere fondi, ma a sensibilizzare noi tutti al valore della carità. Riscoprirne il significato, infatti, crediamo possa servire ad abbandonare l’interesse e il guadagno personale, dando forse più attenzione al bisogno dell’altro. L’intento delle tre serate è stato quello di creare un momento di riflessione e di confronto. Un’occasione per aiutarci a capire cosa sta succedendo a Castiglione e cosa si sta facendo sul fronte delle povertà”. Proprio per questo, a chiudere la manifestazione, è stata la serata culturale “La famiglia oggi: povertà e risorse”. Ospiti dell’incontro, l’Assessore alla Famiglia e alle politiche sociali di Castiglione, Alessandro Novellini, il Sindaco della cittadina aloisiana, Fabrizio Paganella, e Don Roberto d’Avanzo, responsabile della Caritas di Milano. Al centro del dibattito argomenti legati alla nascita della famiglia: dallo spinoso tema dell’alloggio (affitto, mutuo, acquisto prima casa) a quello dell’assistenza all’infanzia. Ad introdurre la serata, Don Roberto D’Avanzo, che, facendo riferimento alla realtà regionale, ha parlato con apprensione della situazione critica vissuta da molte famiglie, impossibilitate nell’acquistare casa per la precarietà del lavoro o pressate dai tassi sempre più elevati dei mutui. Condizione, quest’ultima vissuta anche a Castiglione. “E, contrariamente a quanto si crede, non solo dai nuclei di famiglie extracomunitarie, ma dagli stessi italiani” ha puntualizzato Mirko Boseggia a margine dell’evento. “Un dato significativo su tutti: il 25% degli utenti che si rivolgono al Centro Marta Tana, perché non in grado di sostenere i canoni di locazione o di ottenere un prestito dalle banche, è nostro connazionale. Anche presso il Centro Caritas, spesso, le famiglie che chiedono aiuto sono formate da giovani meridionali. Gente che, non potendo contare sull’appoggio di amici e parenti, o sulla stabilità di un lavoro a tempo indeterminato, non possiede le garanzie richieste dagli istituti di credito. Una realtà preoccupante, che l’Amministrazione Comunale, come anticipato durante l’incontro, fronteggerà mediante l’attuazione di alcuni progetti. Tra questi, l’idea di costituirsi quale garante nel momento in cui una giovane famiglia chiede il mutuo alla banca. Altro progetto, quello di destinare un’area del PGT all’edilizia convenzionata. Le famiglie bisognose che, possedendo i requisiti necessari, vi potranno accedere, pagheranno canoni di locazione più bassi, proporzionati alle entrate del nucleo stesso”. “Siamo coscienti che parlare oggi di povertà non è facile” ha detto in conclusione il responsabile di Caritas giovani. “In un periodo in cui il lavoro è una fonte instabile, le famiglie si trovano schiacciate dal caro vita e dalle tasse. Questo spinge a domandarsi chi siano oggi i poveri. Forse siamo noi? O forse gli extracomunitari? Dipende dai punti di vista”.


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