I LIBRI DELLA CIVETTA
La Piramide
Leonardo Tonini
Gattogrigioeditore
euro 2,00
Seconda opera di Leonardo Tonini, classe 1974, castiglionese laureato in quel di Parma in Lettere Moderne. La Piramide (2 euro), che inaugura la collana Sampietrini dell’editore Gattogrigioeditore, è una raccolta di cinque racconti scritti dopo la precedente summa Raccolta Differenziata (Magalini Editrice2, 5 euro) uscita nel 2004. Cinque testi compatti, con un filo conduttore chiaro e ben definito (a differenza della precedente raccolta), che potranno placare gli animi dei detrattori della scorsa fatica (sempre che qualcuno decida di investire nuovamente i propri denari nell’opera del Nostro) in quanto la sfera porno-perversa, che tanto ha fatto discutere, è relegata nelle poche frasi di un solo racconto. In questo secondo lavoro Tonini si avventura nei sentieri – mai come in questa occasione interrotti, dal titolo di una famosa raccolta di Martin Heidegger – della riflessione filosofica. Tonini sa bene che differenza passa, nella contemporaneità (non nell’antichità), fra etica e morale, soprattutto quando si tratta e si discute in un ambito laico che è lo sfondo necessario, oggi, per affermare qualcosa di interessante. “Per ateismo tranquillo intendiamo una filosofia per la quale Dio non costituisce un problema, e l’inesistenza o perfino la morte di Dio non sono dei problemi, ma le condizioni che vanno presupposte perché possano sorgere i veri problemi” scrive Gilles Deleuze. La volontà etica trascende sin da subito (Lo studente) in una consapevolezza morale: Tonini ci dice, senza tanti fronzoli, quello che pensa e come vorrebbe che alcune cose andassero o, spero di fargli gesto gradito, come si dovrebbero strutturare. Nel testo Il punto etico la questione, per l’appunto il punto, non è affatto etico, ma del tutto morale: fai così e sarai felice, se non lo fai non è una questione di stile (di etica appunto), ma di conoscenza e concezione errata del mondo (un punto - di vista - morale). Non è una semplice questione di qualità e neppure di una formalità, lo ricordo bene! Divertente e geniale (questo sì) l’ultimo racconto dal titolo L’invasione dei Rofo in Italia: divertente per l’incipit tragoedia, e cioè l’invasione di alieni che emettono un solo suono (più volte ripetuto), “rofo” appunto; geniale per alcune trovate tipo l’invasione dei marziani in Italia e non negli Stati Uniti, che restano attoniti e a bocca asciutta. La pecca è nel finale e qui si vede che post-modernità e pop cultura non sono nel DNA del nostro (ma è cosa risaputa) e così traspare una continua esigenza di unità (di intenti, culturale e di visione del mondo) che, ben inteso, non ha nulla di eterno e immutabile, ma che dovrebbe orientare il farsi del pensiero, da leggersi come la necessità di smuovere le teste e farle ragionare. Forse ha ragione Derrida quando afferma che fra filosofia e letteratura la differenza è nella firma: nel primo caso si afferma e sostiene una teoria che si sottoscrive, nell’altro si racconta di fatti e di idee. Nel nostro caso, dunque, i brevi racconti firmati da Tonini stanno nel mezzo, ma chi mi conosce sa bene che non amo Derrida e da sempre penso che le sue definizioni siano buoni slogan per depistare. Buona lettura.
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