PIROSSINA: DISCARICA ILLEGITTIMA

di Claudio Morselli

Oltre che per tutte le argomentazioni di carattere ecologico, idrogeologico e ambientale, la discarica della Pirossina non può essere realizzata perché sarebbe illegittima. È questa la clamorosa conclusione alla quale arrivano le osservazioni che, a norma di legge, Castiglione Alegre ha presentato il 16 ottobre scorso, in collaborazione con il Comitato di Salvaguardia del Territorio, alla Regione Lombardia e alla Provincia di Mantova. I motivi dell’illegittimità del progetto di discarica della Blu Service sono esposti nei due punti finali delle osservazioni – i punti n. 13 e 14 – che potete leggere nel testo pubblicato qui a fianco. In sostanza si contesta la legittimità del titolo di proprietà del terreno che, in base alla delibera della Giunta Regionale del 1995 con la quale venne allora autorizzata l’attività estrattiva, avrebbe dovuto essere ceduto al Comune di Castiglione delle Stiviere. Pur non potendo ancora far valere formalmente il titolo di proprietà, a causa delle lungaggini di una vertenza legale tutt’ora in corso con la proprietà, è dunque il Comune di Castiglione il vero e legittimo proprietario della Pirossina. Sulla base di tali conclusioni Castiglione Alegre ha chiesto al Sindaco di Castiglione di impugnare il progetto della discarica, avanzando formalmente alla Regione la richiesta di sospensiva di tutta la procedura. Non avrebbe molto senso, infatti, che la Regione decidesse di procedere per autorizzare un privato a realizzare una discarica su un terreno che essa stessa ha deciso che deve essere di proprietà comunale. Sarebbe, questo, un ulteriore elemento di ambiguità e di confusione di una vicenda che è già di per sé costellata da tante “stranezze”. Innanzitutto le ambiguità dei consiglieri regionali Lucchini (Forza Italia) e Maccari (An), che sono stati contestati persino dal Sindaco di Castiglione, che è del loro stesso schieramento politico. Il Consigliere Maccari, in particolare, intervenendo a Temporadio ha cercato di minimizzare al massimo l’impatto negativo del progetto Blu Service, parlando di “inerti” senza specificarne le caratteristiche inquinanti, limitandosi a dire, nel merito, che la discarica “non è una cosa utile” ed elencando tutta una serie di critiche a chi si oppone alla discarica, sostenendo che “sono solo chiacchiere”, che l’opposizione alla discarica è “tecnicamente molto debole”, che “servono argomentazioni valide e precise”, che “non bisogna farsi prendere dall’emotività”, eccetera eccetera. Ora, io non so dove fosse, dieci anni fa, il Consigliere Maccari, e se allora avesse seguito la vicenda della discarica che volevano fare, sempre alla Pirossina. Ma se anche non l’avesse fatto, basta che vada a consultare la documentazione di allora per trovare montagne di documenti (studi tecnici, indagini idrogeologiche, studi di fattibilità, compreso uno studio del Cnr) che dimostrano, in modo inequivocabile, che alla Pirossina una discarica non si può e non si deve fare, né quella di dieci anni fa, né quella di adesso, né nessun’altra. Il Consigliere Maccari potrebbe inoltre informarsi presso gli industriali locali, Barilla e Golden Lady in particolare, per avere informazioni sulla tragedia occupazionale che, con la discarica, si abbatterebbe su Castiglione. Altra cosa “strana”, che riguarda il consigliere Maccari e che è stata sollevata in un’interrogazione dei Consiglieri comunali Saviola e Padovan, è il fatto che lo stesso Maccari avrebbe accompagnato il titolare della Blu Service in occasione di un incontro avuto con il Sindaco Paganella. Se si considera, poi, che la discarica della Pirossina sarebbe “caldeggiata”, secondo la stessa interrogazione, dalla Vice Presidenza Regionale, è evidente che il livello istituzionale regionale si presenta a tinte fosche.
Ma non finisce qui. Tra le “stranezze” in campo, ci sono quelle relative alla Blu Service, che si propone di gestire un progetto gigantesco (ben oltre un milione di metri cubi di rifiuti per trent’anni di lavori) con un capitale sociale di 10 mila euro (!!!), senza alcuna esperienza nel settore, che non risulta essere nemmeno inserito nelle proprie finalità sociali. C’è poi la cessione delle quote, che vanno a finire in due fiduciarie di cui non si conoscono i nomi dei soci: si tratta di due passaggi di proprietà avvenuti nel dicembre 2006 e (udite udite!) nel maggio 2007, pochi giorni prima delle elezioni comunali. E uno degli ex soci della Blu Service risulta essere l’attuale Consigliere comunale di An Federico Finadri, che magari potrebbe darci qualche spiegazione su questa vicenda. Per finire, una “stranezza” dell’Arpa che si configura come un vero e proprio conflitto d’ interessi. Un suo funzionario, proprio quello che dovrebbe esprimersi “tecnicamente” sul progetto, ha partecipato, a un incontro politico della maggioranza consigliare con il titolare della Blu Service. Ecco perché i cittadini sono stati chiamati alla mobilitazione, con gli incontri di quartiere e con la raccolta di firme. Ecco perché è stato chiesto al Sindaco di convocare un Consiglio Comunale aperto, preferibilmente a Gozzolina, affinché sia chiaro a tutti (e soprattutto alla Regione) che le istituzioni locali e le rappresentanze sociali sono alla testa di un vero e proprio movimento di opposizione popolare alla discarica. Per evitare che la discarica, questa volta, ce la facciano davvero.


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