SPECIALE MOSAICOSCIENZE 2005

di Luigi Chesini

Mosaicoscienze, fin dalla sua prima edizione, ha sempre voluto rappresentare un percorso di condivisione tra scienza e cultura nell’ambito del territorio delle colline moreniche del Garda. Le tessere del Mosaico, vale a dire i singoli eventi, compongono un quadro pensato e organizzato da otto comuni del mantovano consorziati tra loro nell’Associazione Turistica Colline Moreniche del Garda, che si è incaricata di proporre momenti di riflessione e divulgazione insieme con proposte per la valorizzazione della cultura locale. Il nucleo principale della manifestazione è composto da incontri con scienziati, studiosi, scrittori e giornalisti; attorno a Mosaicoscienze si svolgeranno numerose altre proposte che metteranno in luce alcuni degli aspetti propri della nostra storia, senza dimenticare la gastronomia e le tradizioni locali. Si tratta, quindi, di un bel tentativo per differenziare l’economia della provincia puntando anche sul turismo di qualità, per l’alto Mantovano non più (o non solo) “pane e lavoro” ma anche “pane e scienza”. E’ questo il vero spirito della manifestazione: potere avvicinare temi trattati da scienziati e studiosi in una cornice di equilibrio tra sapere e turismo. Il Territorio in questi giorni si dischiude a tutti e mostra se stesso nelle sue risorse naturalistiche, nei percorsi storici del Risorgimento, nell’offerta ambientale, nelle sue interessanti specialità enogastonomiche. Dopo questa, più o meno, doverosa presentazione della manifestazione, giunta alla sesta edizione, trattiamo dell’argomento che si andrà ad affrontare, quest’anno e già presentato a marzo sulle pagine de La Civetta, ovverosia il secolo di Einstein. Lo scienziato tedesco divenuto il prototipo del geniale e solitario “inventore“ di un nuovo mondo, che ha aperto con le sue scoperte orizzonti inaspettati per l’umanità, dentro i quali ancora oggi ci muoviamo. La vastità dell’argomento che coinvolge l’idea e la teoria fisico-matematica della relatività, giustifica la presenza di alcuni tra i migliori divulgatori scientifici italiani in una nazione, la nostra, che appare sempre più negletta in tal senso. Alla serata inaugurale del 22 settembre (ma tutto il programma lo potete vedere qui di seguito) non potremo sottrarci alla solita (auto) presentazione delle autorità, che hanno pure avuto il merito di far crescere Mosaicoscienze. Nel proseguimento del calendario si potrà assistere ad un’interessante contaminazione tra teatro (in senso lato) interattivo e scienza per accostare i giovani virgulti alla fisica sperimentale, sperando che questi tengano a freno i loro eccessi ormonali. Negli incontri successivi scienziati accademici, alcuni già graditi ospiti di Mosaicoscienze, dipaneranno gli aspetti della conoscenza che sono stati coinvolti dalla rivoluzione einsteniana. Giovanni Fabrizio Bignami dell’università di Milano parlerà della concezione cosmologica maturata nel secolo scorso e nello scampolo di questo, alla luce del paradigma relativistico. Enrico Bellone, direttore del periodico Le Scienze, spiegherà come il pensiero dello scienziato tedesco abbia apportato incredibili innovazioni anche nella concezione della materia e della casualità degli eventi, oltre che dello spazio-tempo. L’istrionico logico-matematico Piergiorgio Odifreddi spazierà, col suo solito stile, attorno ai paradossi che le attuali ipotesi fisiche producono. Il biologo dello sviluppo Edoardo Boncinelli riprenderà il concetto del tempo, ma da un punto di vista fisiologico. Il fisico Carlo Bernardini tornerà su una delle “bestie nere” di Einstein, la meccanica quantistica, della quale il celebre Richard Feyman affermava con sicurezza che nessuno ci capiva nulla. Il sempre lucidissimo Tullio Regge si occuperà del riscontro sulla società che le teorie del Grande Fisico ebbero sull’umanità. A chiudere Giulio Girello, filosofo della scienza, prenderà in considerazione la possibilità di avere due aspetti della ragione. Il menù appare ghiotto e anche i più diffidenti verso la scienza, a volte ritenuta staccata dalla cultura, potranno soddisfare la propria curiosità su una delle figure più suggestive del secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle.


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