UNA STRANA STAMPA
Che sia una costa o, come alcuni hanno scritto, una mandibola di balena, resta il fatto che è una delle tante stranezze castiglionesi. Se è vero che un garzone nostro concittadino diventò facoltoso commerciante in Olanda, poco importa, fatto sta che il reperto osseo arrivò.
Ora si è alquanto consumato. Si dice che fosse enorme e che formasse un arco, un vero ‘ponte’ tra la piazza e via ora Chiassi, ma anche questo poco importa.
La stranezza sta nella stampa del Mortier.
Per quello che ne so (fin da ragazzino ho ‘bazzicato’ in varie tipografie) questa è una incisione su rame (1700 c.a).
Non si capisce però se Pierre Mortier ne sia stato l’autore o l’editore.
Il dubbio viene ‘leggendola’.
Cosa si intende per “con privilegio”?
Su alcune sue mappe vi è scritto: Par Pierre Mortier (come quella ‘nostra’), su molte altre: Chez Pierre Mortier (come ve ne è una conservata a Mantova).
Ma le stranezze continuano: Amsterdam?
Guarda caso proprio lì dove il nostro benefattore dell’osso di balena si arricchì. Dato che lo inviò in regalo al suo ex-datore di lavoro e che ai tempi del Mortier il termine speziere, penso, non si usasse più, si può dedurre che la ‘spedizione’ sia avvenuta antecedentemente alla stampa della mappa.
Ma come mai nella nostra la costa della balena non c’è?
Al posto ci sono solo delle pianticelle?
Al contrario si può notare l’antico duomo e l’intero castello.
I conti non tornano.
C’è da dire che fino all’800 le cartine e le incisioni erano alquanto fantasiose, alcuni particolari venivano descritti minuziosamente, mentre altri erano lasciati al caso.
V’à detto che l’odierno duomo fu costruito con parti del castello, distrutto dai Francesi ai tempi di Ferdinando II Gonzaga (detto l’‘Esoso’), uno ‘scherzetto’ che gli costò molto caro.
Stando così le cose i conti tornano.
La Costa non poteva di certo esserci.
Se tutto ciò fosse vero (e credo lo sia) si arriva a dire che il Mortier non l’abbia incisa, ma solo pubblicata nella sua stamperia in Amsterdam.
Molti, molti anni fa, per l’esattezza nel 1968, sono stato ad Amsterdam, ma di balene non ne ho viste!
Tutto forse è solamente un “Mistero buffo” alla Dario Fò (premio Nobel).
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