MONTICHIARI,
SI CHIUDONO I CANCELLI ALL’IMMIGRAZIONE

di Federico Migliorati

La questione immigrazione torna d’attualità a Montichiari. Dopo la lettera, apparsa su un recente numero di Famiglia Cristiana, in cui un cittadino extracomunitario denunciava resistenze, da parte dell’amministrazione Rosa, nella concessione del certificato di residenza, è ora la volta dell’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Elena Zanola, che in questa intervista illustra il pensiero della Lega in proposito, con riferimento all’attività di sua competenza. “L’immigrazione ha causato un impatto funesto sul mondo della scuola – esordisce l’amministratore comunale – e questo sia a Montichiari sia più in generale sul territorio nazionale. La spiegazione? È semplice: ogni ragazzo straniero, anche se privo di permesso di soggiorno o di residenza, deve assolvere l’obbligo di frequenza scolastica dal 6° al 16° anno d’età. In questi 10 anni gli insegnanti hanno fatto miracoli nell’accogliere in ogni momento del periodo scolastico alunni provenienti da ben 58 Paesi (tante sono le nazionalità presenti nella nostra città). Ma è chiaro che i problemi sono numerosi, dalla carenza di posti e conseguenti liste d’attesa nelle scuole materne (soprattutto a discapito dei nostri bambini) al fatto – continua Zanola – che l’inserimento nella scuola corrisponde all’età dello studente e non al suo grado di alfabetizzazione, con la conseguenza che spesso il docente si trova di fronte ragazzi con i quali non è nemmeno in grado di comunicare, perché non conoscono la nostra lingua”. I rimedi? “Sarebbe sufficiente – illustra l’assessore monteclarense – che lo stato intervenisse istituendo cattedre di alfabetizzazione dove gli alunni stranieri passino prima di essere inseriti nelle classi. Chi ventilava l’idea di un intervento come questo, alcuni anni fa, veniva tacciato di razzismo: ora che la nostra grande scuola sta affondando urge procedere, per il bene degli insegnanti e dei nostri figli, a dar soluzione al problema come già hanno fatto altri Paesi europei”. Il Comune di Montichiari, per parte sua, non se ne sta con le mani in mano: nel Piano per il diritto allo studio, tanto per citare un esempio, i fondi saranno finalizzati esclusivamente al potenziamento del Pof (piano di offerta formativa) che prevede progetti quali il consiglio municipale dei ragazzi, attività di informatica, corsi di madrelingua, gite e visite guidate. “Altro non possiamo e non vogliamo fare – aggiunge Zanola - visto che non spetta ai comuni assumersi responsabilità così grandi come quella dell’immigrazione, per la quale sarebbe ora che si chiudessero i cancelli, per un futuro sereno di tutti, stranieri compresi”.


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