IL RUOLO DELL’INDECAST
La gestione delle risorse idriche riveste un ruolo di primaria importanza sia per salvaguardare questo bene da inutili sprechi, considerando che la carenza di acqua è un problema in zone del mondo sempre più vaste, sia per tutelarne la sicurezza. Ma come arriva l’acqua nelle nostre case? A Castiglione la rete idrica è costituita da centocinquantaquattro tubazioni, che si suddividono in linee di alimentazione e linee distributrici. L’approvvigionamento dell’acqua sul nostro territorio è assicurato da sette impianti che pescano a una profondità compresa fra i trenta e i duecento metri. A questi punti di prelievo si aggiungono inoltre cinque grandi serbatoi, interrati sulle sommità collinari, in zona Castello(a centoquaranta metri di altitudine) e in zona Belvedere(a duecento metri). La gestione delle risorse idriche a Castiglione è svolta dall’Indecast: “attualmente la società è a capitale pubblico e privato – spiega il presidente Mario Tonello – finanziata per oltre il novanta per cento dal comune, e per il rimanente dalle principali industrie castiglionesi, tra cui Sterilgarda e Golden Lady. Tuttavia c’è da dire che il comune di Castiglione ha già rilevato la maggior parte delle quote dei soci privati, permettendo così all’Indecast di diventare, entro breve tempo, totalmente pubblica. Si occupa principalmente del pompaggio e della distribuzione, tramite l’acquedotto, dell’acqua potabile, della depurazione delle acque civili e industriali, ma anche del riciclaggio dei rifiuti e dell’igiene urbana”. Al tema della gestione è d’obbligo aggiungere quello della sicurezza, ossia del rispetto di quei parametri che rendono l’acqua sicura: “i controlli a Castiglione sono eseguiti circa due volte a settimana – continua Tonello- sia dall’Indecast, sia dall’Azienda Sanitaria Locale, e a Castiglione si può parlare di una situazione positiva”. Per quanto riguarda la depurazione il sistema fognario è costituito da una rete di tubazioni di circa ottanta chilometri e da cinque stazioni di pompaggio che fanno confluire gli scarichi all’impianto principale di depurazione di via Gerra, dove avvengono la depurazione delle acque e lo smaltimento dei rifiuti. Qui infatti sono trattati sia i rifiuti civili che quelli industriali oltre ai rifiuti organici, la cui lavorazione, attraverso un procedimento naturale, dà origine al “compost”, un fertilizzante utilizzato in agricoltura.
I dati:
-l’acquedotto comunale serve attualmente circa 8300 utenze, pari al 95% della popolazione
-la portata giornaliera è di circa 15000 m3/d
-capitale pubblico dell’Indecast 93,2% capitale privato 6,8%
-Industrie coinvolte:Sterilgarda, Wella, Rapetti, Albright & Wilson, Golden Lady, A&T Europe, Friskies, Lonati
- Analisi effettuate: Microchimica e Microbiologica
Commenti »
Ancora nessun commento
feed RSS per i commenti a questo articolo.
Lascia un commento
Attenzione: i commenti compariranno sul sito previa approvazione del moderatore
Righe e paragrafi vanno a capo automaticamente, l’indirizzo e-mail non viene mostrato, HTML è permesso: <a href="" title="" rel=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <code> <em> <i> <strike> <strong>