LA STRAGE INFINITA


Silenzio, commozione e riflessione, nella Basilica di San Luigi Gonzaga a Castiglione delle Stiviere, dove l’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada – in occasione della Giornata Europea di fine novembre – ha voluto ricordare chi ha pagato con la vita l’incoscienza, le distrazioni e le fatalità legate alla viabilità con una Santa Messa presieduta dal Rettore della Basilica di San Luigi Padre Italo Panizza e dal Parroco Don Marino Barbieri. Denis Annovazzi coordinatrice per la Regione Lombardia dell’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada, ha scelto la Basilica di San Luigi proprio perché San Luigi è il patrono della gioventù. Padre Italo si è rivolto ai fedeli con: “Cari genitori e familiari che piangete la perdita improvvisa del vostro caro e vi sentite derubare buona parte della vita, guardate questo Pastore buono, lasciate che sia Lui a fasciare le ferite del vostro cuore. Sentite che il Signore si avvicina a voi, asciuga le vostre lacrime e vi dice come una volta alla mamma del giovane di Nain: non piangere! Ci sono io con te! Io sono la Resurrezione e la Vita, chi crede in me anche se morto vivrà!” Il Concelebrante Don Marino Barbieri, è venuto a pregare per tutti coloro che hanno perso la vita sulla strada e ricordando che proprio lui ha celebrato i funerali dei suoi Castiglionesi. Ha pregato anche per alcuni giovani che hanno riportato gravi lesioni in seguito ad incidenti stradali quali: Cristian Ferrari, Claudio Vinci e Trupia. Ha continuato il Rettore: “Gesù regna, sta portando avanti nel mondo il suo Regno, il mondo nuovo! Diamogli una mano a costruirlo. Significa credere che anche le stragi sulle strade non sono una fatalità ma possono essere fermate con un comportamento adeguato e responsabile da parte di tutti”. A conclusione dell’Avirgo Fidelis, ha fatto un appello alla prudenza sulle strade ed ha ringraziato le Forze dell’Ordine per il loro continuo impegno. Al termine della Santa Messa sono stati accesi due ceri portati sull’Altare della Addolorata dove è stata letta la preghiera per le Vittime della Strada. La Basilica di San Luigi sarà la sede Europea, che ospiterà una lampada votiva dedicata a tutte le Vittime della Strada nella Cappella dell’Addolorata, perché San Luigi è il patrono di tutti i giovani d’Europa e del Mondo. Padre Italo ha invitato i famigliari a salire sull’Altare a pregare davanti alla Reliquia di San Luigi Gonzaga ed ha stretto loro le mani in segno di solidarietà. La morte non uccide solamente la persona, ma anche tutta la famiglia e gli amici, rileva Denis Annovazzi. Sono stati letti da Denis Annovazzi, coordinatrice per la Regione Lombardia, 86 nominativi pervenuti dalla Nazione Italiana che rappresentano la minima parte delle persone che perdono la vita sulla strada. Il bilancio è quello di una vera e propria guerra sulle strade italiane. Ogni anno muoiono circa 9.000 persone, alle quali si aggiungono 20.000 disabili gravi e circa 300mila feriti. Il 2005 sembra essersi mantenuto finora nella media con 127 vittime solamente nel Bresciano (tra gennaio e ottobre), per lo più giovani (56) tra i 16 e i 35 anni. Nelle altre regioni d’Italia il numero non è molto inferiore. Lo sterile computo delle cifre e delle statistiche non riesce comunque a rendere l’idea del dolore delle centinaia di famiglie che stanno dietro ad ogni incidente, colpite per caso da un inspiegabile gioco del destino. Andiamo al cimitero e vediamo le fotografie di queste persone, accompagnate da un nome, cognome, età. Volti sorridenti che rendono ancora più difficile accettare un fatto compiuto e darsi spiegazioni che, anche a distanza di tempo, sembrano insufficienti: Riflessione “E’ meglio perdere un attimo della nostra vita che la nostra vita in un attimo”. Bisogna far comprendere alla gente, soprattutto ai giovani, l’importanza della vita propria e degli altri. Nel mio Istituto “Bazoli - M.Polo” si è fatta e si faranno ancora incontri con gli alunni di sensibilizzazione. Lo Stato è assente. La sensazione diffusa tra i partecipanti è che le istituzioni tutelino maggiormente chi è causa di incidenti, più che le vittime e i loro familiari. Quando capita un incidente, molte famiglie scoprono una realtà diversa da quella che dovrebbe essere la “giustizia dovuta”. Con il patteggiamento e il rito abbreviato, chi è causa di incidenti anche mortali vede decurtata la propria pena di un terzo. Vorremmo che le sanzioni fossero PIU’ SEVERE e che, soprattutto, si procedesse al ritiro definitivo delle patenti. Impossibile, secondo molti, pretendere dallo Stato un aiuto psicologico, il danno è quantificato monetariamente, ma non sembrano essere queste le priorità delle famiglie colpite.
Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada - Onlus
Coordinamento Regione Lombardia


Commenti »

Ancora nessun commento

feed RSS per i commenti a questo articolo.

Lascia un commento


Attenzione: i commenti compariranno sul sito previa approvazione del moderatore

Righe e paragrafi vanno a capo automaticamente, l’indirizzo e-mail non viene mostrato, HTML è permesso: <a href="" title="" rel=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <code> <em> <i> <strike> <strong>