PAROLA DI DIRETTORE

di Luca Morselli

Siamo andati a parlare con il direttore dell’ufficio postale, signor Onofrio Stabile, per chiedere le cause del mal funzionamento del suddetto ufficio; ritardi e talvolta mancate consegne, attestati da un disagio latente di tutta la cittadinanza. Quello che ci proponiamo è di fornire qualche informazione un po’ più nello specifico e, allo stesso tempo, lanciare un grido d’allarme.
La consegna della posta viaggia ad un costante ritardo; c’è qualche causa specifica a determinare ciò?
“Il problema nasce a monte, dalla scelta dell’Azienda di razionalizzare costi e risorse tramite la chiusura del CPO mantovano e il suo trasferimento al CPO di Brescia. Trasferimento che ha portato inevitabilmente una grande mole di posta in più, ai limiti delle possibilità di gestione del personale del centro di Brescia. Un altro evento decisivo è la lentezza degli ex lavoratori del CPO di Mantova, rimasti in assunzione presso l’Azienda delle Poste, ad effettuare il trasferimento e il ripristino presso la nuova sede. Tutto questo si riflette nell’ufficio di Castiglione, dove la posta arriva dopo essere stata smistata, che si è trovato con un grosso accumulo dovuto al trasferimento e che segue a ruota l’allungarsi dei tempi di Brescia, dipendendo da esso per le consegne”.
Oltre ai ritardi che dipendono dallo smistamento che viene fatto a Brescia, si viene così a creare un accumulo di posta non consegnata, che dovrà essere smaltita prima o poi?
“L’accumulo di posta ha portato certamente anche una grossa giacenza, cioè posta non distribuita, che per riuscire a essere smaltita, consegnata cioè al suo destinatario, ma, ricordiamolo, in quanto giacenza viaggia già in ritardo, necessita di lavoro supplementare da parte dei portalettere. La mole è troppa, e la distribuzione non è avvenuta nei tempi e nei giri previsti. Per portare a termine l’intero smaltimento occorrerà ancora qualche mese”.
Da quanto tempo l’ufficio di Castiglione è alle prese con i ritardi e l’accumulo di giacenza?
“La situazione è in stallo da circa quattro mesi. Così come, altro punto questo da sottolineare, sono quattro mesi che è avvenuto il trasferimento del CPO. Per quanto riguarda la possibile carenza o inefficienza del personale, non spetta a questo ufficio decretare assunzioni o trasferimenti. Noi abbiamo unicamente il compito di “amministratore”, dobbiamo cioè gestire al meglio le risorse a nostra disposizione: consegnare la posta ordinaria e quella in giacenza tramite il personale di stanza in questo ufficio”.


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