TELECAMERE CON VISTA

di Diego Albano

Saranno installate in Piazza San Luigi, al semaforo dei Laghi, in zona Cinque Continenti e, generalmente, sparse per la città. Così anche Castiglione, come molti comuni italiani, avrà le sue telecamere di sicurezza. “Un elemento di deterrenza importante”, almeno secondo l’assessore alla sicurezza e alle attività produttive Guido Zaglio. Che solleva però un problema di privacy. “E’ una questione superata – risponde Zaglio – solo pochi addetti utilizzeranno le telecamere. Da questo punto di vista teniamo molto alla tutela del cittadino. Le immagini ovviamente saranno a disposizione dei vigili e dei carabinieri. Ma in definitiva si tratterà solo di personale specializzato. E’ un deterrente, darà sicuramente un risultato”. Un po’ come i popolari pannelli del traffico, che segnalano i limiti di velocità cambiando letteralmente espressione e hanno dato, sempre secondo l’assessore, “un ottimo risultato”. E’ inoltre in arrivo la stazione mobile dei vigili urbani, sorta di centrale su quattro ruote “utilissima in caso di incidenti stradali”. Per avere un quadro abbastanza chiaro dello spessore criminale di Castiglione e dintorni basta dare un’occhiata ai dati forniti dalla locale compagnia dei Carabinieri. Emerge subito un dato: a parità di crimini, negli ultimi due anni è aumentata la repressione. La presenza della nuova compagnia si è fatta sentire. “C’è voluto un periodo di assestamento logistico, ma negli ultimi mesi del 2005 abbiamo raggiunto la piena operatività. E vorrei anche sottolineare l’ottimo rapporto che abbiamo con le amministrazioni e le polizie locali” afferma il comandante della compagnia, Capitano Giovanni Pillitteri. Sotto la giurisdizione del comando castiglionese stanno Castel Goffredo, Asola, Canneto, Piubega, Gazoldo degli Ippoliti, Goito, Volta Mantovana, Monzambano e Guidizzolo. Una zona complessivamente caratterizzata dalla “massiva presenza di extracomunitari”, e dalle problematiche criminali legate alla loro presenza. Si registra “un significativo aumento – continua Pillitteri - dei reati predatori, come i furti, che prima il territorio non conosceva in tali quantità. Spesso questi crimini sono attuati da soggetti di provenienza estera, il più delle volte clandestini, ma anche persone con regolare permesso di soggiorno e posto lavoro”. Molti furti, poi, sono strumentali, come il furto di attrezzature edili utili allo scasso. Eppure gli attori sulla scena del crimine locale non sono tutti stranieri. Pare infatti che gli italiani detengano il monopolio delle rapine, effettuate in gran parte a Castiglione e con “risultati poderosi” per quanto riguarda i bottini ottenuti. Nel solo 2005 le rapine (in tutto il territorio coperto dalla compagnia) sono state 22, di cui 13 a danno di banche e solo 4 a danno di persone. Di queste ultime, tre sono state scoperte. Negli ultimi tempi si segnala invece un aumento esponenziale delle truffe telematiche, un’ attività criminosa generalmente poco temuta e spesso organizzata da soggetti lontani dal “luogo del delitto”, quando non residenti all’estero. Ma nonostante il comune sentire, “non si può dire che ci sia un luogo più pericoloso di un altro” afferma il comandante. E’ vero che al quartiere dei Cinque Continenti si effettuano la maggior parte degli arresti per droga o per immigrazione clandestina, ma non si registrano delitti nel quartiere, anche se in effetti esiste “un coagulo di attività illegali”. Ma ai Cinque Continenti “non ci si va perché non c’è un motivo per andarci, è anche per difficoltà di ordine psicologico” afferma Pillitteri. “Ci saranno sviluppi per quanto riguarda questo quartiere – anticipa invece l’assessore Zaglio – l’amministrazione cercherà di rendere più vivibile la zona. Nel tempo si è creato disagio, ma resta uno dei quartieri migliori a livello urbanistico”.


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