I CONSIGLIATI DI PEGASO

di Luca Morselli / hankvoice@hotmail.com

About a boy ha il merito di aver reso celebre il nome di Nick Hornby insieme agli altri romanzi più letti e conosciuti High fidelity e Fever pitch. Il libro parla dello strano e complicatissimo rapporto che nasce fra due persone opposte ed inconciliabili per carattere, soldi e abitudini: Marcus, dodicenne appena sbarcato a Londra da Cambridge, occhialuto ed introverso, che ascolta Joni Mitchell, veste con mocassini e pantaloni di velluto, non conosce nulla della variegata, violenta e metropolitana realtà londinese, alle prese con compagni poco propensi a facilitare la sua ambientazione quanto piuttosto divertiti ad isolarlo e schernirlo, vittima di una madre ex hippy liberal e depressa, che lo obbliga a mangiare vegetariano, indossare orribili maglioni pelosi e a cantare con lei al pianoforte Killing me softly with his song. Dall’altra parte della scala sociale troviamo invece Will, trentasei anni, londinese da sempre, dandy spensierato e superficiale, che veste, mangia, compra, consuma e conosce roba cool, vive in un appartamento del centro, con una sontuosa collezione di dischi e costoso mobilio e non fa assolutamente nulla per mantenersi, godendo dei diritti d’autore di una stupida e celebre canzoncina di Natale scritta da suo padre molti anni prima. L’incontro fra i due avviene casualmente proprio nel giorno del tentato suicidio della madre di Marcus e costituisce l’inizio di un rapporto strambo e inusuale, che metterà a confronto le vite e le certezze dei due protagonisti, fortificando un legame che aiuterà a crescere entrambi. Il titolo del libro “un ragazzo” indica sia Marcus che Will: l’evolversi della storia fra un ragazzo di 12 anni e già troppo vecchio, terrorizzato dalle manie suicide della madre, dai ragazzi che lo tormentano e da Londra che gli appare come un mostro e uno di 36 che da sempre si è tenuto alla larga dai problemi e dalle inquietudini degli esseri umani, con una vita agiata e totalmente priva di guai, la cui maggiore occupazione è fare shopping e guardare telefilm. Mentre Will consiglia Marcus vestiti più alla moda e musica più adatta, Marcus permette a Will di rompere ed uscire dal suo guscio di impermeabilità emotiva, obbligandolo a confrontarsi con i sentimenti ed i problemi di ognuno. La trama del libro segue a ruota le vite dei due personaggi, alternando ad ogni capitolo prospettiva e voce narrante, seguendo quello schema che Hornby riprenderà in Non buttiamoci giù secondo cui sono i protagonisti stessi a costruire la storia tramite le loro narrazioni, in uno spassosissimo gioco di voci e punti di vista. Il collante, la tramatura che tiene unito tutto il romanzo è una sottile venatura di noia esistenziale: i caratteri storici e sociali della condizione umana moderna. L’autore fissa ciò nei tratti di una vita frammentaria, nervosa e nevrotica, fatta emergere da un’ironia tagliente e consapevole, con il risultato di togliere al libro ogni possibile deflagrazione retorica o scontato happy end, in un canale diretto fra autore e lettore che i problemi quotidiani accomunano. Buona lettura.


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