MONTICHIARI È CALATO IL SIPARIO SUL MAGGIO MEDIOEVALE MONTECLARENSE

di Federico Migliorati

Quest’anno tutti i nostri preparativi ed il grande lavoro per la festa hanno dato un esito strabiliante grazie anche a San Pancrazio che ha voluto concederci 8 giorni di sole…”: Così ha commentato l’assessore alla Cultura Elena Zanola in chiusura della settima edizione del Maggio Medievale Monteclarense, che ha movimentato l’intera città nella settimana dal 6 al 14 del mese scorso. L’impegno delle tante associazioni (su tutte la Pro Loco, vero e proprio cervellone dell’organizzazione assieme all’ufficio Cultura del Comune) e dei privati che, dopo giorni di prove, allestimenti di eventi, preparazione di costumi e chi più ne ha più ne metta, è stato a ragione ripagato dai numerosi visitatori che hanno affollato sia le piazze e le vie del centro, sia il castello e il suo parco: i luoghi centrali di tutto il maggio. Stand gastronomici dove curiosare, magari gustando qua e là qualche delizia del palato tutta nostrana, presentazioni di libri a cura della biblioteca dove dilettarsi tra le “belle lettere”, sfilate di costumanti e figuranti variamente agghindati sono solo alcune delle iniziative che si sono snodate lungo la settimana. Finito qui? Tutt’altro. L’intenzione dell’amministrazione comunale, nel dar vita nel 2000 a questa manifestazione, era quella di richiamare i monteclarensi, e non solo, al ricordo del loro glorioso passato, (“l’unico modo per guardare al futuro con fiducia”, come ha affermato l’assessore Zanola): ecco quindi il Castello Bonoris animarsi come un tempo, con assalti ed assedi tra i “barbari” e la popolazione locale (sempre vincitrice, alla fine…), le streghe medievali che si sono date appuntamento nei dintorni della rocca per proporre, forse, pozioni magiche, e ancora giocolieri e giullari danzanti, le belle dame che hanno esibito i loro abiti creati per l’occasione, guardie, armigeri e tanto altro. E per ribadire l’importanza del maggio anche le scuole e le tante associazioni cittadine hanno messo in mostra i loro lavori, le iniziative programmate per il futuro, insomma il meglio della creatività e della passione di tanti monteclarensi (grandi e piccoli) che una volta di più hanno dimostrato come accanto alla nomea di gran lavoratori batta anche un cuore di gente pronta allo scherzo sano e allo svago più pulito. Con lo scoppiettante spettacolo dei fuochi d’artificio è così calato il sipario sull’edizione numero sette del Maggio Medievale Monteclarense, un evento che ormai si avvia a diventare una piacevole tradizione: forse anche il Bonoris, genio istrionico ed eclettico della nostra terra, non avrebbe saputo fare di meglio.


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