CASTIGLIONE
BILANCIO IN ROSSO, SONO FINITI I SOLDI!
UNA PESANTE EREDITĄ PER IL FUTURO

di Luca Morselli

Tasche buche e pochi soldi. Anzi del tutto senza soldi ormai. Così ci appare il bilancio del comune di Castiglione, dopo anni di lavori, opere e appalti sempre nuovi e sempre più frequenti, sotto l’insegna dello sfarzo e di una ricerca continua da parte dell’amministrazione di visibilità e compiacimento. Il casus belli di questo risveglio collettivo dopo quattro anni di sonno della ragione è il Consiglio Comunale di fine luglio, quando la giunta prima lancia l’appalto di tre nuove opere pubbliche, salvo poi ritrattare e metterle in “forse”, di fronte ai dati ufficiali della Ragioneria del Comune che sancisce un pesantissimo debito per il bilancio castiglionese: negli ultimi quattro anni il debito è aumentato del 69%, arrivando ad una cifra complessiva di quasi 20 milioni di euro. Situazione grave e non più sostenibile. Questa massiccia mancanza di soldi porterà Castiglione a non rispettare il Patto di Stabilità per quanto riguarda il 2006, con conseguenze drastiche l’anno successivo quali l’impossibilità di accendere mutui, finanziamenti, di effettuare nuove assunzioni e l’obbligo di bloccare le opere pubbliche sulle spese correnti. Ci pensa proprio l’assessore al bilancio Marco Galli ad illustrare al meglio la situazione nel sopracitato Consiglio in cui afferma (dalla Gazzetta del 02-08-06): “Stiamo inserendo opere che l’anno prossimo non potremmo finanziare. Da un lato programmiamo lavori per dare continuità amministrativa, dall’altro però dobbiamo avviare una riflessione su tali scelte”. Per inciso le tre opere prima lanciate e poi ritrattate sono il secondo lotto della riqualificazione del centro storico (1,1 milioni di euro), la rotatoria in zona Bertani (400 mila) e il rondò in prossimità dell’ospedale (700 mila). Prima si pubblicizzano con vanto e gloria i nuovi lavori e poi si fanno i conti, accorgendosi che di soldi non ce ne sono più. Ora il problema per l’amministrazione diventa politico, dopo lo stop che ha subìto il Sindaco da parte dei suoi consiglieri che invece i conti li hanno fatti: si dovrà decidere se mantenere le promesse o affrontare il problema del debito. Di certo il debito ha seguito negli ultimi anni un incremento spaventoso, aumentando di 8 milioni e 400 mila euro, a fronte dei 9 milioni incassati. Sono gli anni che hanno visto Castiglione trasformarsi in un enorme e unico cantiere, con colline e zone verdi tappezzate di case, con una miriade di nuove rotonde di cui moltissime dalla dubbia utilità. Gli anni dell’appalto della mitica piscina coperta che costa 4 milioni di euro, in sintonia con la linea politica della giunta che vuole mostrare, compiaciuta, opere sempre nuove. L’ultimo caso riguarda i lavori che chissà quando finiranno in viale Boschetti, anticipati da un volantino distribuito dal Comune con tanto di disegno e spiegazione di “come sarà”, iniziati guarda caso pochi mesi prima delle elezioni e che costano 1 milione di euro. La politica dello spreco e della visibilità voluta dalla giunta costa ad ogni castiglionese 1.010 euro all’anno. Adesso la maggioranza dovrà risolvere i suoi “mal di pancia”, fra chi vuole fare i conti e chi i lavori a tutti i costi. La misura però è già colma e i soldi sono finiti da un pezzo. La futura amministrazione troverà una pesante eredità di bilancio da gestire, ma almeno il paese ha le sue nuove rotonde.



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