ULTIME DAL QUARTIERE FONTANE

di Dario Ferrarini

È noto a tutti come negli ultimi decenni Castiglione sia stata interessata da una grande espansione residenziale ed edilizia, che ha spesso portato vecchi quartieri e frazioni ad essere inglobati in una rete di nuovi insediamenti urbani. È il caso di Fontane, che da piccola frazione costituita da un borgo di antiche case in pietra, si è trasformata di fatto in un quartiere, in seguito alla progressiva espansione del paese a partire dagli anni Sessanta. Questo processo si è ulteriormente intensificato negli ultimi dieci anni, con una crescita esponenziale di nuove palazzine e residence, soprattutto nella parte alta. È mancata però una veduta d’insieme, una concezione del quartiere che andasse oltre il semplice agglomerato di abitazioni e che predisponesse servizi adeguati per i cittadini: uno dei principali problemi è infatti quello della viabilità, oltre a quello della carenza di spazi verdi. Per fare fronte a queste problematiche è nato nel 2005 un comitato di quartiere, formato da un gruppo di residenti che, riunendosi periodicamente, ha aperto un dialogo con l’Amministrazione Comunale, con lo scopo di migliorare la qualità della vita e salvaguardare le aree verdi esistenti. Nel maggio 2005 il Sindaco ha incontrato un gruppo di circa settanta abitanti del quartiere, che hanno esposto una serie di problemi da risolvere. In questa ottica è stata organizzata, da un gruppo di cittadini, una raccolta firme per chiedere la creazione di un senso unico in via Verdi, motivata dal fatto che la larghezza della strada non consente una circolazione scorrevole in entrambi i sensi di marcia, oltre alla creazione di marciapiedi, la posa di rallentatraffico in cemento e la ristrutturazione delle uniche due fontane rimaste che danno il nome al quartiere. L’iniziativa, che ha raccolto il consenso di circa centoventi abitanti, è stata seguita da un sopralluogo, a maggio 2006, del geometra Stefano Longinotti dell’Ufficio Ecologia, che ha incontrato Giampietro Bellini, delegato dei centoventi firmatari. Durante l’incontro sono state esposte le richieste dei cittadini in tema di viabilità e zone verdi, verificandone sul posto la fattibilità e valutandone le varie opzioni realizzative. “Il senso unico è una necessità primaria per la sopravvivenza di via Verdi, data la crescente situazione di pericolo determinata dai veicoli che viaggiano a grande velocità su una strada ristretta”- spiega Bellini – “per questo è necessario anche limitare la velocità attraverso rallentatraffico e provvedere a installare un’adeguata cartellonistica, che ad oggi è completamente assente. Su queste richieste, come evidenziato dalla raccolta firme, c’è una convergenza di molti cittadini del quartiere, adesso chiediamo all’Amministrazione una risposta sui tempi di attuazione. Sull’altro versante, quello del verde pubblico, c’è da constatare che le zone verdi attuali sono poche e troppo ristrette per il quartiere. Per questo proponiamo la creazione di un parco a monte di via Carmine Tripodi, in modo da salvaguardare quella fascia collinare e renderla agibile agli abitanti”.


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