25 APRILE: ORA E SEMPRE RESISTENZA
«Il magnate diventato politico non alza il braccio destro nel saluto romano, né arringa la folla dal balcone di piazza Venezia.
I metodi di controllo sociale si sono affinati. Eppure, qualsiasi cosa sia stata detta per spiegare e giustificare l’anomalia italiana chiamata Silvio Berlusconi, il suo controllo dittatoriale sui mezzi d’informazione italiani rappresenta una reale e funesta minaccia per la democrazia».
David Line
Corrispondente dell’Economist
(da L’ombra del potere, Ed. laterza, 2005)
«La Costituzione approvata in Senato è un testo di un’arroganza straordinaria, che elimina pesi e contrappesi: il Capo dello Stato non conta più nulla, la Consulta è impacchettata, la magistratura indebolita.
Sarà un dispotismo elettivo».
Giovanni Sartori
«La riforma della Costituzione
voluta dal governo e dalla sua
maggioranza costituisce forse
il più grave pericolo che l’unità
italiana si trova a correre dopo quello terribile corso sessanta
anni or sono nel periodo seguito all’armistizio dell’8 settembre».
Ernesto Galli della Loggia
(dal Corriere della sera)
«Non mi sento affatto tutelato da un sistema in cui un premier forte annulla il ruolo del Parlamento»
Bruno Tabacci
(Udc)
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