INTERVISTA ALL’ASSESSORE
ALL’URBANISTICA MARCO BENVENUTI
“DOBBIAMO RESTITUIRE AL CENTRO STORICO LA SUA FUNZIONE SOCIALE”

La riqualificazione del centro storico è una necessità?
Assolutamente sì. Risponde al disfacimento progressivo dell’arredo urbano a cui assistiamo da tanti anni e cerca di porre un freno alla “fuga” che il centro storico subisce sia dagli abitanti sia per la progressiva perdita di spazi sociali.

Per ripopolare il centro e renderlo uno spazio comune di incontro e svago non basta certo un progetto architettonico. Questo dovrebbe rispondere e seguire un ripopolamento e non il contrario.
Certo, infatti l’amministrazione non vuole solo realizzare il progetto architettonico e pensare che ciò basti di per sé a far tornare le persone in piazza; l’idea è operare su piani diversi e complementari che insieme possano rivitalizzare il centro.

Piani diversi?
A cominciare, come dicevamo prima, da un intervento organico complessivo su una parte importante dell’arredo urbano. Le strade e le case hanno visibilmente bisogno di un lavoro di abbellimento. In seguito bloccare lo spopolamento cronico che il centro subisce con interventi di qualità che restituiscano spazi dell’area storica importanti. I lavori di ristrutturazione dell’ex OPG e del pastificio Cavalieri sono nati in questo senso. Sarà necessario inoltre fornire nuovi e adeguati servizi, a cominciare dal parcheggio in via Racchetta.

Parlando con vari commercianti della zona non mi sembra che ci sia una prospettiva troppo ottimistica in vista della riqualificazione e della conseguente chiusura al traffico. Il rischio è quello di ammazzare del tutto un già stringato commercio, bloccando l’accesso al centro a chi ci va solo in macchina e solo per fare acquisti veloci. Qualche commerciante parla già di chiudere e trasferirsi una volta iniziati i lavori. Cosa risponde?
L’obiettivo dell’amministrazione è quello detto di restituire vita e socialità al centro storico. Una volta raggiunto questo i commercianti non avrebbero che da guadagnarci. Oggi il rischio può essere di perdere i clienti a cui il centro non interessa, e questo non può essere certamente impedito da un progetto architettonico; l’idea è appunto di operare su piani diversi che migliorino il centro storico in tutti i suoi aspetti. In questo senso c’è anche la volontà di recupero delle attività commerciali, attraverso interventi sinergici, di aiuto e di servizi e di miglioramento estetico.

Oggi l’utilizzo maggiore, se non l’unico, di Piazza Dallò, è quello di parcheggio. Chiuderla al traffico di punto in bianco rischia davvero di svuotare il centro. Niente più macchine?
Niente più macchine. Vogliamo restituire alla piazza il suo ruolo sociale di piazza. Punto nodale della riqualificazione urbana del centro e prossimo maggiore spazio pubblico. Il problema delle macchine verrà risolto con nuovi parcheggi dietro il teatro. Eliminare il passaggio di macchine a favore di biciclette e pedoni. Il progetto complessivo di rivalutazione è essenzialmente questo.