PROMEMORIA PER LA PROSSIMA CAMPAGNA ELETTORALE - DI LUPIN III
L’Italia, in riferimento alla manovra economica per il prossimo anno, non ha dato risposte soddisfacenti alle agenzie internazionali di rating, che l’hanno bocciata: troppe tasse e pochi controlli/contenimenti della spesa pubblica. Di seguito riporto alcuni esempi di sprechi nella pubblica amministrazione, solamente in parte forse sanati dalla finanziaria appena approvata alla camera:
• In Italia ci sono 13.503 acquedotti, gestiti da 5.513 enti e che in media non servono più di 5.000 utenze ciascuno.
• Fino al 2000 in Sicilia si poteva andare in pensione con 25 anni di servizio (20 le donne sposate), prendendo il 108,3% dell’ultimo stipendio!
• La Sicilia è la patria dei dipendenti pubblici: 15.000 diretti e 6 mila negli enti collegati; questo valore è 4 volte maggiore di quello lombardo, che vanta però il doppio della popolazione.
• Le leggi di bilancio nazionale sono vincolate dall’articolo 81 della Costituzione: ogni spesa deve avere la relativa copertura; nulla di tutto ciò esiste per le regioni che sono libere di spendere come meglio vogliono e credono.
• Le entrate riscosse dagli enti locali negli ultimi dieci anni sono cresciute del 46%; le spese sono invece aumentate del 55,2%: nelle aziende accade sempre il contrario!
• La Corte dei Conti, nella sua relazione al Parlamento, segnala che il costo del lavoro pubblico per gli anni 2001 e 2003, inerente i dirigenti, è aumentata del 14,3% con tanti saluti alla inflazione programmata.
• La Camera dei deputati spende ogni anno 28 milioni di euro per il funzionamento dei gruppi parlamentari, oltre a 31 milioni per portaborse e segretari dei deputati: tipici lavori usuranti!
• Il personale pubblico, circa 3.500.000 di lavoratori, non è mai diminuito, come doveva verificarsi dalle varie riforme: dal 1998 al 2002 è aumentato del 4,2%!
• La spesa per l’acquisto di beni e servizi dei Ministeri è aumentata nel triennio 2001-2003 dell’8,85%; quella per la ricerca (vitale per la nostra economia) rimane stabile (solo 1%) da almeno 15 anni!
• La riforma del pubblico impiego varata nel 2001 prevedeva di spostare 20 mila persone; è stata utilizzata solo da 9 mila: il risultato è che nel Nord esistono vuoti di organico del 60 %, al Sud eccedenze del 70%.
• Nel 2003 lo Stato ha autorizzato quasi 200.000 incarichi per consulenze esterne per rendere efficiente la macchina statale: spesi 680 milioni di euro con risultati indefiniti.
• Nel bilancio 2004 della Camera dei deputati le spese per la pulizia ed igiene sono aumentate del 15,91%, da 6,3 a 7,3 milioni di euro!
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