I CONSIGLIATI DI PEGASO

di Luca Morselli / hankvoice@hotmail.com

LAICI IN GINOCCHIO
Carlo Augusto Viano
Laterza
euro 10,00

Il Vaticano è una palla al piede della società italiana. Lontano dall’essere una comunità che professa una religione è invece un potentissimo soggetto politico, strutturato secondo una piramide gerarchica inattaccabile, che fa della Chiesa l’unica, indistruttibile e militaresca potenza sopravvissuta per 2000 anni. Un esercito di combattenti in vestaglia asserviti ad un unico capo, ad un unico messaggio, votato completamente verso un’autorità che rende la Chiesa compatta ed unita fino nelle sue viscere, trasmettendo di volta in volta l’identico messaggio da paparatzinger al pretino di uno sperduto paese di montagna. Da questa visione del potentato cattolico parte Carlo Augusto Viano, docente universitario di Filosofia, membro del Comitato Nazionale di Bioetica, per denunciare lo stato comatoso e rinunciatario dei laici italiani, appunto, in ginocchio. Un saggio denso di citazioni storiche ed esempi attuali, scritto con la rabbia di chi vede in questi anni l’offensiva finale dell’esercito vaticano per impossessarsi dei luoghi pubblici, naturali, come le piazze e le scuole e mediatici, come la televisione e i giornali. Ancora inorridisce l’autore, e chi scrive con lui, ripensando al referendum sulla fecondazione assistita del giugno ’05, che ha segnato la vittoria trionfante del generale Ruini. Un caso eclatante, che mostra da un lato lo zerbinaggio della classe politica italiana verso croci e vestaglie, da un altro la scomparsa di una concezione e una rivendicazione laiche, ma soprattutto identifica la strategia politica della Chiesa adesso e negli anni a venire: quella di agenzia elettorale. Ricostruendo con zelo tutto il cammino dello Stato Vaticano dai romani ad oggi, Viano ci mostra di come alla Chiesa importi il potere, di come sia sempre riuscita a mantenerlo e delle sue metamorfosi per adeguarsi con lo stato di cose e affiancarsi alla classe dominante, rinunciando da sempre alla sfumatura radicalmente rivoluzionaria del messaggio evangelico per costruire una potente istituzione. Oggi, finiti i tempi del totalitarismo del ‘900 di cui fu audace e colpevole impalcatura morale, esauritasi la spinta anti-comunista che divenne la ragion d’essere della Chiesa per tutta la Guerra Fredda e sparita la Dc che forniva un canale diretto e immediato verso la politica, il potentato cattolico ha dovuto reinventarsi una struttura che gli desse accesso alla vita politica e ne garantisse la costante ingerenza. La Chiesa è diventata un’agenzia elettorale, che raccatta consensi e quindi privilegi un po’ a destra e un po’ a sinistra dalla Nomenklatura politica e ricambia con battaglie ideologiche e morali a favore della parte politica che l’ha sostenuta. Questo ci porta quindi ad un’altra riflessione: il potere della Chiesa dipende dalle sue alleanze strategiche in campo politico, dagli utilizzi speculativi che i suoi alleati ne possono fare, non certo dalla sua dottrina, dai suoi insegnamenti, dai suoi valori. Credere che gli italiani vivano secondo il codice morale cattolico è un’idea valida solo per chi predica dal pulpito, smentita dalla sessualità degli italiani tutta peccato, pre ed extra matrimoniale, dalla sempre minor affluenza nelle chiese e nei seminari, dalla riscoperta di foto storiche da un secolo a questa parte del nostro paese in cui mancano obbiettivi quali la piazza del patrono, il Duomo o le processioni religiose. Capire, studiare e ribadire tutto questo è monito ed obbiettivo del laicismo, per difendere gli individui dalle intrusioni di credenze e autorità religiose, lasciando che essi assumano liberamente impegni morali ed esprimano liberamente giudizi morali. Buona lettura.


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