LE NOVITA’ ALLA LIBRERIA PEGASO

di Luca Morselli

Guerra agli umani
Wu Ming 2
Einaudi, 14,50 euro

“Per lunghi periodi la letteratura sembra lavorare per la consacrazione, la conferma dei valori, l’accettazione dell’autorità; a un certo punto qualcosa nel meccanismo scatta e la letteratura si fa iniziatrice d’un processo nel senso contrario, nel senso del rifiuto di vedere e dire le cose come erano state viste e dette fino a un momento prima”.
Italo Calvino, Cibernetica e fantasmi

La prima opera solista di Giovanni Cattabriga, alias Wu Ming 2, è ambientata nelle colline bolognesi di Castel Madero, dove si intrecciano di caricature impossibili di improbabili personaggi, macchie di uno schema narrativo che spesso sconfinano nell’astrazione: Marco “Walden”, pionere delle nuova Civiltà Troglodita, che una mattina abbandona la sua casa in città per andare a vivere in una grotta in mezzo ai boschi. Jakup Mahmeti, imprenditore malavitoso di origini kosovare, a capo di una banda che organizza incontri clandestini fra cani e talvolta immigrati. Sidney Kourjiba, clandestino combattente, Gaia Beltrame, proprietaria di un locale nella zona che finisce nelle campagne alla ricerca del suo sanbernardo scomparso. Gilberto Rizzi, cacciatore a capo dei “Duri a morire” e Erimanto, che insieme ai suoi compagni mutila cacciatori e libera cinghiali. Questi i principali personaggi/nuclei narrativi del romanzo; la trama si stende su molti piani che a loro volta si intrecciano e si sovrappongono fra loro e come ambientazione, che diventa pure personaggio, le colline maderesi. Il romanzo si propone di muovere una feroce e lucida critica alla civiltà d’oggi, portando all’eccesso il ruolo dei vari personaggi e evidenziando attraverso il complicato intreccio i punti marci della civiltà, le sue strutture cadenti e totalmente incapaci di rinnovarsi. Portando il discorso sulla letteratura l’obbiettivo dell’autore è coerente con le proposte del collettivo Wu Ming, alla ricerca con le loro opere dal 2000 di nuove forme letterarie ed espressive. I punti forza sono l’abbandono del ruolo dell’autore e l’utilizzo di strutture narrative combinatorie, fin troppo dense in questo caso di personaggi forzati e intrecci stancanti. Guerra agli umani è un abuso di scrittura creativa che lascia il tempo esattamente come lo ha trovato. Non scopre nuovi campi della letteratura e non muove nessun attacco all’Autorità, intesa sia come forma tradizionale di letteratura sia come soggetto politico. Wu Ming 2 non crea uno spazio letterario ma è semplicemente uno scrittore. Una lettura.


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