LA BANCARELLA DEL LIBRO USATO

di Damiano Cason / damiano@grassiellenti.it

Tra le iniziative lodevoli presenti a Castel Goffredo, ce n’è una che spicca per originalità, impegno e impatto sociale: la “Bancarella del Libro Usato”. Si trova in via Mantova, quella che dai giardini pubblici conduce in Piazza Mazzini. Mi sono recato presso la Bancarella per farmi rilasciare un’intervista per la Civetta, ma subito la responsabile ci tiene a precisare che preferirebbe non far apparire il suo nome, per non dare l’impressione di sfruttare il progetto per un tornaconto d’immagine personale; così ho deciso di eliminare del tutto la formula domanda-risposta, limitandomi a presentarvi un resoconto della conversazione e del progetto. La Bancarella nasce ormai dieci anni or sono, quando l’attuale responsabile inizia ad interessarsi ad una questione: dove andranno a finire i libri di cui la Biblioteca deve sbarazzarsi per far posto ai nuovi arrivi? È presto detto: i libri di cui la biblioteca decide di liberarsi finiscono al macero. È così che alla Pro Loco viene l’idea di stipulare una collaborazione per cui la biblioteca cede i libri in eccesso che potranno così essere ceduti ad offerta libera. La prima apparizione pubblica della Bancarella è durante la fiera del paese, quando propone in esposizione un centinaio di libri forniti dalla biblioteca e da qualche magnanimo privato: tutto esaurito in poche ore. Così le persone che si occupano del progetto, stupite dal grande successo, girano con la bancarella anche nei paesi limitrofi (ad esempio anche ai concerti dei Nomadi a Casalromano), dove si ripete lo stesso copione; sorge allora la necessità di una “casa”, di un posto fisso dove stare: è a questo punto che una famiglia castellana molto generosa decide di offrire alla Bancarella uno spazio in via Mantova, di fronte all’oratorio; dopo pochi mesi tale spazio viene a mancare, ma la stessa famiglia ne offre (l’unica spesa che rimane direttamente sulle spalle della Bancarella è il riscaldamento) un altro sempre in via Mantova (che è poi quello in cui si trova ora), a pochi metri dal primo. In poco tempo la Bancarella diventa un punto di riferimento fondamentale per i lettori di Castel Goffredo e non solo; le persone cominciano ad arrivare da tutta la provincia e, siccome oltre all’offerta libera si possono anche effettuare scambi, la collezione di libri diventa sempre più ampia. Ora anche altre biblioteche della provincia, altri privati e anche circoli culturali si sono avvicinati al progetto. Possiamo trovare tra i banchi 2.500 titoli di narrativa, 2.000 di saggistica, 1.000 di narrativa per ragazzi e fumettistica, 1.000 gialli e inoltre libri di filosofia, arte, poesia, lingue e anche testi scolastici ed in generale edizioni anche molto vecchie o molto rare. I libri sono catalogati in ordine alfabetico di autore e sono quindi facilmente rintracciabili attraverso il catalogo cartaceo presente all’interno (che potrebbe presto essere sostituito da un più comodo computer). Per farvi un esempio, durante questa chiacchierata mi è caduto l’occhio sulle opere complete di Nietzsche in due volumi, che mi sono prontamente accaparrato. Ho sottolineato all’inizio come il progetto della Bancarella abbia un riscontro sociale reale; il negozio è infatti diventato un vero e proprio centro di aggregazione. In primo luogo, con la pratica dell’offerta libera, consente l’avvicinamento alla lettura anche alle persone più disagiate e alle classi in ogni caso più povere; in secondo luogo offre alle stesse categorie di persone la possibilità di collaborare in qualsiasi modo, aiutandole a sentirsi realizzate in un progetto. Tra le altre cose, è presente all’interno del negozio anche uno spazio dedicato al Commercio Equo e Solidale. I collaboratori della Bancarella inoltre sono sempre pronti ad ascoltare chiunque entri. Va detto poi che molte persone hanno donato alla Bancarella oggetti vari anche antichi, spesso auto-prodotti, per l’allestimento della vetrina. La parola d’ordine quindi è “partecipazione”. Il progetto è gestito direttamente dalla Pro Loco ed i fondi che essa raccoglie vengono utilizzati per finanziare il Gruppo San Luca (onlus che si occupa di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio) e il “Progetto Chernobyl” (che permette ogni anno a molti bambini ucraini di trascorrere del tempo in Italia e quindi allontanarsi da zone in cui l’aria e la terra presentano ancora un alto tasso di radioattività), in particolare per le spese burocratiche. La responsabile ci racconta che i progetti per il futuro non possono essere troppo grandi e quindi poco ragionevoli: la preoccupazione principale è quella di poter rimanere in uno spazio così centrale che permette una certa visibilità ed è comodo a tutti; in ogni caso si augura di poter continuare a questo ritmo con la raccolta, lo scambio e la cessione dei libri, che, oltre a inserirsi in un contesto di crescita culturale della comunità, permette, come abbiamo detto, l’importantissimo finanziamento al “Progetto Chernobyl”. Oltre a questo, la Bancarella continuerà ad interessarsi ai progetti “paralleli” come “Qui comincia la letteratura” (in appoggio al Festivaletteratura di Mantova, con il quale aveva già collaborato anche l’anno scorso) al quale parteciperà come punto di distribuzione ufficiale del libro Il bacio d’una morta di Carolina Invernizio. Inoltre, come già in passato ha collaborato all’organizzazione dell’incontro con Lilli Gruber per la presentazione del suo libro, la responsabile si augura di poter organizzare altri incontri con gli autori anche in futuro.

Informazioni utili:
La Bancarella del Libro Usato è in via Mantova, 1 a Castel Goffredo (MN);
è aperta dal Lunedì al Sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.
Per informazioni potete rivolgervi a Luciana: 0376779571 - 3334625404
Presso la Bancarella è possibile effettuare tesseramenti a:
Gruppo San Luca, Pro Loco di Castel Goffredo e Cinema San Luigi.
www.grupposanluca.it


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