DESENZANO
ACQUA: UN PROBLEMA LOCALE UN PROBLEMA MONDIALE

di Enrico Grazioli

Il valore di una risorsa è proporzionale al suo costo. A Berlino un metro cubo d’acqua costa 4,97 euro, a Marsiglia 2,51, a Zurigo 2,32, a Roma 0,75 e a Milano 0,47. L’acqua, nella penisola italiana, è sottocosto, è evidente un impoverimento valoriale. In Italia il 15% dell’acqua è utilizzata a scopi industriali, il 52% agricoli, il 18% domestici e il 12% energetici. Tuttavia, il 31% dell’acqua viene perso nei sistemi idrici. I fiumi piangono la scarsità d’acqua, eppure sulle Alpi ogni anno ne vengono pompati 90 milioni di metri cubi per neve artificiale, ovvero la quantità annuale di una città medio-piccola. L’acqua del lago di Garda rappresenta il 40% delle risorse idriche nazionali, inoltre, è buona e potabile. Spesso il lago, tuttavia, è inteso come un bacino cui attingere in caso di bisogno, solitamente per l’agricoltura padana-mantovana. Senza entrare nei dettagli tecnici ed economici, nella Pianura Padana non vi è poca acqua, ma se ne usa più di quanta ve ne sia. Il Po ha un portata di 1430 metri cubi al secondo, l’acqua concessa a fini agricoli, anche se in parte riutilizzata, è di 1800 metri cubi al secondo. Secondo l’On. Borghesi il problema del lago di Garda nasce da decisioni regionali sbagliate. Le amministrazioni regionali sono le uniche che hanno potere decisionale, l’accordo trilaterale tra Lombardia, Veneto e Trentino non ha mai funzionato e la Comunità del Garda non ha capacità decisionale per intervenire. Se è vero che solo le Regioni hanno potere in tema, è anche vero che il lago è troppo lontano dai centri decisionali di Milano, Venezia e Trento. Come sottolinea il Sen. Aventino Frau, “il lago di Garda è un bene comune diviso da varie legislazioni. Quattro provincie (Brescia, Mantova, Trento e Verona) prendono scelte che influenzano il lago”. Oggi, non solo in Italia, bisognerebbe cercare un livello di sostenibilità ambientale e umana affiancato da accordi comuni. Istituzioni e media dovrebbero rendere più consapevoli sul valore reale di questa risorsa. Ogni giorno l’esercito Usa in Iraq consuma 10 milioni di metri cubi d’acqua. Ogni anno muoiono 3,4 milioni di persone per malattie trasmesse via acqua o per la sua assenza, ovvero 5000 bambini al giorno. Durante il convegno H2O ovvero Aqua Mater tenutosi a Desenzano a febbraio, Riccardo Petrella, professore all’Università Svizzera Italiana, ha detto che “come si è dichiarata l’illegalità della schiavitù, si deve dichiarare illegale la povertà: garantire il diritto alla vita e all’acqua”. Il Parlamento europeo, che rappresenta oltre 492 milioni di cittadini, ha presentato la richiesta di riconoscere l’acqua come diritto umano. “La richiesta era stata rivolta al Foro Mondiale dell’Acqua che, controllato da multinazionali, ha rifiutato, dimostrando più peso del Parlamento europeo”. “Il Niger – ha proseguito - alimenta 90 milioni di persone e sta sparendo, il fiume Giallo e il Colorado non portano praticamente più acqua al mare, il lago Ciad sta sparendo e il Piave non mormora più tanto”. Sono i paradossi dell’evoluzione economica attuale. In base a un’indagine, il 95% dei SUV è utilizzato per andare in centri commerciali o in ufficio. 2,6 miliardi di persone non hanno latrine, che si potrebbero realizzare con un investimento di 20 miliardi. Tuttavia, questo tipo di economia non è in grado di garantirgliele: le latrine non fanno soldi, i SUV sì. “L’acqua è la madre della vita”, ha detto Cavalli, presidente della Provincia di Brescia. “Industrializzazione, urbanizzazione e incremento demografico sono stati utili all’avvento del benessere, ma hanno anche reso l’acqua carente e di bassa qualità”. Per l’economia mondiale, tuttavia, non vi sono beni comuni. Oggi vige la sovranità nazionale dei beni naturali, ne è un esempio la non condivisione di beni idrici in Africa. Nel sud Italia, senza andare a guardare i problemi altrui, esiste un mercato dell’acqua “grezza” con accordi bilaterali tra le regioni. Una regione vende acqua a una regione, che la rivende a un’altra. Il prezzo varia a seconda della regione venditrice e la Puglia è l’unica a comprare solamente.
www.acquabenecomune.org


Commenti »

La URI per fare un TrackBack a questo articolo è: http://www.civetta.info/wp-login.php/wp-images/smilies/wp-content/wp-content/plugins/sexy-contact-form/includes/css/wp-trackback.php/wp-trackback.php/wp-trackback.php/953

Ancora nessun commento

feed RSS per i commenti a questo articolo.

Lascia un commento


Attenzione: i commenti compariranno sul sito previa approvazione del moderatore

Righe e paragrafi vanno a capo automaticamente, l’indirizzo e-mail non viene mostrato, HTML è permesso: <a href="" title="" rel=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <code> <em> <i> <strike> <strong>