GHEDI: LE BOMBE E LA CITTA’
INTERVISTA AL SINDACO ANNA GIULIA GUARNIERI

di Carlo Susara / postmaster@frammento.org

Non è certo in questo articolo che si debbano produrre valutazioni sulla recente manifestazione contro la base di Vicenza, ma possiamo coglierne un aspetto passato inosservato ai più: il portavoce dell’ambasciata americana ha dichiarato, su una rete televisiva durante la diretta dell’evento, che gli USA in Italia non hanno basi ma sono, laddove presenti, esclusivamente ospiti dello Stato italiano. Tenendo presente questa dichiarazione possiamo aggiornare quanto scritto nell’articolo sulla base di Ghedi pubblicato sullo scorso numero de La Civetta: non si può parlare d’extraterritorialità nemmeno per la base d’Aviano, l’Italia ha in altre parole due propri siti militari dove stocca proprie armi atomiche, è allora a tutti gli effetti una potenza nucleare, contraddicendo così lo spirito della carta costituzionale e la lettera di un trattato contro la proliferazione delle armi nucleari firmato nel 1970; confidiamo nella coscienza civile delle persone e ci auguriamo che questi due articoli possano essere di supporto ad iniziative volte a chiedere lo smantellamento perlomeno degli armamenti atomici e l’accertamento delle responsabilità di chi ha violato regole poste da quella legalità internazionale fatta rispettare a corrente alternata. Il naturale completamento all’articolo del mese scorso è l’intervista qui sotto fatta al sindaco di Ghedi Anna Giulia Guarneri; ci dispiace che sia lacunosa, ma il sindaco non è riuscito a farci pervenire le precisazioni che avevamo chiesto per un completamento soddisfacente: avevamo domandato di sapere attraverso quali canali fosse venuto a conoscenza della presenza di ordigni nucleari, quali sono le risposte alle richieste inoltrate al Ministero della Difesa ed all’ASL e se abbia intenzione o meno d’adottare uno specifico piano d’emergenza che preveda la possibilità d’incidenti anche con sostanze radioattive, ma non siamo purtroppo riusciti ad avere queste importanti delucidazioni, pubblichiamo quindi l’intervista così come pervenutaci in prima istanza, senza i chiarimenti da noi richiesti.

Lei come sindaco della città di Ghedi e l’amministrazione siete a conoscenza della presenza di testate nucleari sul territorio?
Siamo a conoscenza ma non attraverso comunicazioni da parte delle Istituzioni o Enti preposti.

Questa o le precedenti amministrazioni con quali passi ufficiali (delibere, ordinanze, ecc.) hanno affrontato la questione suddetta?
Nel 1995 e nel 1999 sono state inoltrate richieste di chiarimenti al Ministero della Difesa sulla presenza di ordigni nucleari all’Aerobase di Ghedi e sulla eventuale necessità di misure di sicurezza. Sono state anche inoltrate richieste all’ASL su eventuali presenze di emissioni radioattive sempre nel 1999.

Sono stati predisposti precisi piani nel caso d’eventuale incidente dove siano coinvolte sostanze radioattive?
Non sono stati predisposti piani anche perché ufficialmente non c’è alcuna comunicazione e non si sa nulla sulla reale entità delle sostanze radioattive o dove sono state posizionate


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